SUVERETO

L’insediamento sparso delle case coloniche del Comune di Suvereto, eredità dell’organizzazione mezzadrile dell’agricoltura, caratterizza sia la parte pianeggiante adiacente il corso del Cornia che i primi rilievi collinari che fanno da corona al capoluogo; mentre le pendici del Monte Calvi e la zona di Montioni sono quasi interamente coperte di boschi e macchie, ricche di molte specie di fauna e flora selvatiche che rendono queste località tra le più pregiate della Val di Cornia dal punto di vista ambientale. La vasta area boscosa di Montioni, in particolare, è divenuta di recente un grande Parco provinciale nel quale si snodano percorsi per il trekking e passeggiate a cavallo tra risorse naturali e resti archeologici di varie epoche.

Un sistema di poggi (Monte Peloso, Monte Pitti, Poggio Castello) rende il vasto territorio di Suvereto ancora più vario, ricco di scorci paesaggistici, di ambienti naturali e di valori storici in parte ancora da scoprire e valorizzare.

Le case del centro storico, oggetto di decenni di restauro, hanno assunto il color della pietra; una pietra viva come lo spirito della gente di Maremma, abituata a vivere a contatto diretto con la natura e nello stesso tempo aperta e curiosa del nuovo. Il fiume Cornia solca tutta la pianura con velocità diverse a seconda della stagione, disegna anse e meandri, si stringe tra gli argini o si allarga sulle golene: costituisce, in ogni caso, un ambiente naturale da scoprire, un asse di vita intorno al quale si sono succedute nel corso del tempo attività economiche, forme di caccia e di raccolta, insediamenti produttivi. Lungo il fiume, che dà il nome all’intero comprensorio, si estende la Val di Cornia, uno dei sistemi territoriali più vivaci della Toscana, dove l’integrazione fra il turismo e le risorse ambientali e culturali trova ormai una delle migliori espressioni.

RICCARDO MARCHIONNI FOTOGRAFO