MASSA M.ma

 

E'una  città d’arte adagiata tra le  Colline Metallifere, circondata dalla campagna maremmana e ricca di bellezze storiche, ambientali ed architettoniche ereditate da un florido passato. E' facile trovare angoli suggestivi e caratteristici e punti panoramici che si affacciano a valle fino al mare. Molti dei luoghi più significativi, sono racchiusi dalla piazza della città: la meravigliosa Cattedrale di San Cerbone, il Palazzo Comunale, le Fonti che cingono il famoso affresco dell’Abbondanza e il Palazzo del Podestà sede del museo archeologico.

Salendo in Città Nuova si incontrano gli edifici risalenti al XIII secolo: il complesso di San Pietro all’Orto, con il chiostro di Sant’Agostino, la Torre del Candeliere e la Fortezza Senese. Oltre al patrimonio storico-monumentale, ai musei, la città offre varie opportunità escursionistiche, dal trekking, al ciclo-turismo, all’equitazione.

Particolarmente interessanti e suggestivi, per i turisti ed i visitatori, i principali eventi che si svolgono ogni anno nella città: il Balestro del Girifalco, il Toscana Fotofestival, Lirica in Piazza e Calici sotto le stelle.


CATTEDRALE DI SAN CERBONE

 

È il monumento più noto e rappresentativo di Massa Marittima, uno tra i più grandi esempi di architettura religiosa in stile romanico presenti in Italia.

Sapientemente architettata in posizione obliqua e in alto rispetto alla piazza tanto da renderla più maestosa, fu iniziata nel 1228 e ampliata nel 1287 con la parte absidale, realizzata nell’allora moderno stile gotico da Giovanni Pisano. Per armonizzare tutta la struttura furono inseriti numerosi elementi gotici anche nella facciata romanica, come ad esempio il timpano, anch’esso opera del Pisano, ed i pinnacoli. Nei primi anni del XIV secolo furono aggiunte le cappelle laterali. L’interno, diviso in tre navate, ospita notevoli opere d’arte tra cui La Maestà (Duccio di Buoninsegna – c.a. 1316), l’Arca di San Cerbone (Goro di Gregorio – 1324) e la Fonte Battesimale (Giroldo da Como – 1267). Il Campanile, alto circa 38 metri, è diviso in più piani con bifore, trifore, quadrifore e pentafore nei quattro lati. Nell’ultimo piano si trovano tre antiche campane: due degli inizi del 1300, una della seconda metà del 1500.

 


AREA DELL'ACCESA

 

Il Lago dell’Accesa è un raccolto e insolito habitat lacustre immerso tra querce, lecci e canneti e circondato dai resti della civiltà etrusca che vi si insediò, nonché dalle tracce delle più recenti attività estrattive ed agricole. Dagli scavi ancora in corso sono emerse numerose testimonianze dell’esistenza di un abitato etrusco risalente al VII- VI sec. a.C. sulle sponde  del lago, con tombe che però attestano l’occupazione dell’area già a partire dal sec IX. L’insediamento faceva parte di una serie di piccoli centri posti nell’area di influenza di Vetulonia, lungo itinerari legati alle attività estrattive della zona. Lì, grazie alla vicina presenza di giacimenti minerari, gli etruschi potevano estrarre argento, piombo, materiali ferrosi e oro; il distretto industriale etrusco si sviluppò nella vicina area collinare. Le testimonianze di questa epoca, sono tutte raccolte dal Parco tematico della civiltà etrusca creato dal Comune e da altri enti locali in collaborazione con l’Università di Firenze nel 2001.

Oggi il lago, è un tranquillo luogo balneabile immerso nella natura, formato dal fiume Bruna e si allarga trasparente con profondità che variano tra i 20 e i 37 metri.